
Non c’è solo la Giamaica. Ci sono voluti più di ottant’anni perché le donne potessero competere nel bobsleigh ai Giochi olimpici e da quel momento a Salt Lake City le competitor si sono fatte sempre più agguerrite. Gli Stati Uniti l’hanno sempre fatta da padroni, il podio le donne l’hanno conquistato ogni volta e spesso con campionesse che arrivano dall’atletica.
A Sochi hanno appena vinto l’oro Lauryn Williams e Lolo Jones, ovvero la leader del salto triplo (oro nella 4×100 a Londra) fresca di debutto nel bob, e la collega Jones alla sua seconda stagione nella disciplina: in arrivo dalla corsa a ostacoli, ha vinto due prove di Coppa del mondo. La squadra si completa con Jamie Greubel, Elana Meyers e Jazmine Fenlator e con la bellissima Aja Evans, arrivata terza alle gare di ieri.
Neanche lei è una veterana di questo sport, viene dall’atletica dura e si è buttata nel bob da pochissimo. Laureata in management dello sport, gareggiava nel lancio del peso mentre era ancora al college quando ha scelto questa disciplina: non troppo strano per lei visto che lo sport è una professione per molti in casa Evans (zio, fratello e cugino si muovono tra baseball e softball).
Campione nazionale nel 2012, Aja ha una passione per il pesce, il sushi e “la cena del Ringraziamento che cucina mamma”. Le piace citare il detto: “Affidati a Dio e i tuoi progetti si realizzeranno” e ambisce ad occuparsi di volontariato nel tempo libero. Il suo debutto nel bob è stato a Lake Placid, dopo aver capito, grazie al suo allenatore che guardava con lei Vancouver 2010, che aveva gli attributi fisici necessari per praticarlo.
Di Sochi ha un ricordo molto personale: era proprio qui per una gara nel 2013 quando scomparve suo nonno e voleva rendere fieri lui e la sua famiglia. Agli inizi, due anni fa, quando si allenava insieme ai compagni di football di suo fratello, parlava di questo sport come di una disciplina “diversa” da tutte quelle con le quali si era misurata. Ora torna a casa con una medaglia, in ricordo del nonno.
