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NetworkMamas, il portale delle mamme rimaste senza lavoro

Le Mamas sono oltre 300 donne tra i 35 e i 45 anni e provengono da tutta Italia. Ci sono graphic designer, make up artist, consulenti fiscali, organizzatrici di matrimoni e molto altro. Unici requisiti: essere madri e avere una proposta di corso seria e appassionata

Quando Cristina Interliggi ha presentato il progetto “NetworkMamas. Mamme, sapere, saper fare” al Next di Repubblica teneva tra le braccia Flora, la sua secondogenita, di appena sei mesi. Mamma e figlia erano il simbolo del perché è nata la sua iniziativa: la difficoltà per le donne di conciliare famiglia e lavoro.

NetworkMamas è un portale che raggruppa mamme dalle diverse professionalità: graphic designer, make up artist, consulenti fiscali e del lavoro, di viaggi, esperte in comunicazione, architette, organizzatrici di matrimoni e molto altro. Unici requisiti: essere madri e avere una proposta di corso seria e appassionata. Le Mamas si iscrivono al sito gratuitamente, mettono a disposizione le proprie competenze e offrono servizi attraverso lezioni frontali in videochat, giornate di telelavoro o consulenze.

“Di solito sono donne che dopo la maternità non sono riuscite a rientrare nel mondo del lavoro”, racconta Cristina, 37 anni e fondatrice del network insieme al compagno. “Storie simili alla mia”. Laureata al Dams di Torino, un’esperienza di dieci anni come web designer per grandi marchi e aziende, Cristina perde il lavoro nel 2007 e in contemporanea rimane incinta di Viola, la sua prima figlia. Dopo un periodo da freelance torna a caccia di un impiego: “Ho fatto colloqui di ogni genere, anche per lavori molto lontani dai miei studi. Ma ogni volta mi chiedevano cosa intendessi fare con la bambina. Avevo la risposta pronta ma nonostante questo venivo scartata in favore di persone senza figli”.

All’arrivo di Flora, Cristina e il compagno Marco Fantozzi si lanciano nella realizzazione di NetwkorMamas e coinvolgono lo sviluppatore Matteo De Simone. A settembre 2012 presentano il progetto alla Torino Social Week e dopo l’uscita al Next aprono il crowdfunding. In un mese raccolgono 6500 euro. Da semplice sito il network diventa un vero e proprio portale che ora raggruppa oltre 300 mamme e più di 1500 clienti.

Non solo privati: “Le professionalità ci sono e sono apprezzate – commenta Cristina – Ecco perché a partire da oggi il sito avrà un approccio differenziato per i singoli e per le aziende”. Dal 1° aprile NetworkMamas è entrato a far parte dell’incubatore Nest di Rcs e ha aperto un ufficio a Milano.

La portata di NetworkMamas cresce, così come il numero di utenti. Le Mamas sono donne principalmente tra i 35 e i 45 anni e provengono da tutta Italia: da nord a sud, comprese le isole. Così come gli utenti, uomini e donne, che si servono dei servizi del portale anche dall’America: “Una ragazza del Michigan di origini italiane ha chiesto aiuto ad una nostra consulente sarda. Internet permette di arrivare ovunque, basta accordarsi sugli orari”.

Il portale consente di gestire un’attività online senza troppe difficoltà con funzioni per amministrare gli appuntamenti e i pagamenti, e manda mail di notifica per aiutare a ricordarsi degli impegni. L’uso di video conferenze, poco diffuso in Italia, sta prendendo lentamente piede e le richieste di partecipazione sono molte: “Abbiamo un elenco di donne non madri che vorrebbero iscriversi e proporre i loro corsi – ammette Cristina – e i papà spingono perché si apra un NetworkPapas. Per ora vogliamo gestire bene quello che c’è. Scegliere una nicchia come le madri ci ha permesso di specializzarci”.

Per il futuro le intenzioni sono di risolvere i problemi che si presentano ogni giorno, studiare nuove strategie di vendita e gestione e magari rendere l’iscrizione al portale a pagamento tramite abbonamento. “In questo momento non vivo di questo progetto – ammette Cristina – faccio altri lavori e sacrifici sperando che l’idea piaccia e che magari, prima o poi, qualcuno possa essere interessato a comprare e a puntare su questa attività”.